Il sito di piccola dimensione occupa un pendio che ha un ottimo controllo visivo ottimo su Venticano. E’ posto in prossimità di una sorgente.
Come il coevo sito di Paradisiello, si trova sullo stesso spartiacque, ma mentre Fontana Francia è ubicato su un leggero pendio dal lato del fiume Calore, la località Paradisiello occupa un terrazzo pianeggiante dal lato opposto, rivolto verso la valle del fiume Sabato. Il materiale è in parte dilavato, comunque i reperti più abbondanti e di grandi dimensioni sono stati individuati casualmente durante l’estrazione di un vecchio castagno.
Si riferisce ad un insediamento del Neolitico antico. Sono presenti oltre la ceramica impressa, reperti lici (numerose lame e diversi nuclei di ossidiana e di selce).
La presenza di frammenti, a quanto pare, tardo neolitici suggeriscono l’esistenza di una abitato successivo ubicato nella stessa area.
Abbondante è pure l’intonaco di capanna. La situazione è molto simile a quella di Acquacupa di Montefusco, di Campo Ceraso e di Felette di Torre Le Nocelle.
Nell’estate 2004, la Soprintendenza archeologica ha condotto un intervento di scavo di emergenza nei pressi dell’attuale fontana. Lo scavo è ancora inedito.