Il sito ha restituito materiale ceramico del Neolitico antico a ceramica impressa nel corso di ricognizioni di superficie eseguite anni orsono da S. D’Anna, prima che l’area sia compromessa dalla costruzione di edifici industriali.
E’ affine alla ceramica impressa rinvenuta a Campo Ceraso e a Felette di Torre Le Nocelle, nonché nella loc. Paradisiello di Montaperto. Frammenti di tipo Guadone indicano una certa durata dell’insediamento.
Da questo sito proviene anche un lisciatoio di calcare e un’ascetta levigata di pietra nera. Il sito è posto a quota relativamente elevata in rapporto al vicino sito di Campo Ceraso.
Presenta caratteristiche ambientali particolarmente importanti relative al controllo delle valli del Sabato e del Calore. Uno spesso livello di pomici relative all’ eruzione delle Pomici di Avellino sigilla un paleosuolo scuro, fortemente umificato con all’interno ceramica d’impasto appartenente verosimilmente al Bronzo antico.