Lo scavo condotto nel 2007 (campagna di scavo con fondi del Ministero per i Beni e le Attività culturali) ha messo in luce un insediamento situato su un ampio terrazzo poco elevato sulla media valle del Calore.
Si registra una lunghissima occupazione che va dal Neolitico e prosegue anche nelle fasi successive dell’Eneolitico fino alla fine del Bronzo medio.
Lo scavo ha interessato due diverse zone del sito: in una è stato individuato un lembo di abitato della facies di Palma Campania (Bronzo antico), nell’altra, sotto livelli di abitato riferibili alla facies di Palma Campania sono stati messi in luce livelli consistenti dell’occupazione riferibile all’aspetto campano di Laterza.
Nel sito, oltre alla ceramica riferibile all’Eneolitico, si attesta anche la presenza di scarsi frammenti riferibili al Tardo Neolitico, in particolare alle facies cosiddette di Serra d’Alto e di Diana.
I livelli sono pertinenti ad un tratto di necropoli posto al margine o sui resti di un abitato della stessa fase. Sono state individuate 11 tombe ad inumazione, tutte a fossa ellittica e relativamente poco distanziate le une dalle altre; tuttavia non si è verificato interferenza tra esse.
I defunti sono deposti in posizione fortemente rannicchiata, in genere con asse N-S e testa a N (nel caso della tomba di un bambino, la testa era a S e in due altri casi l’asse era spostato all’incirca in direzione W-E).
Solitamente lo scheletro è posto sul lato destro, tranne pochi altri casi in cui è posto sul lato sinistro.
Il corredo è presente in dieci delle tombe; è composto generalmente da una scodella emisferica posta presso le braccia, mentre a breve distanza dal capo, sono spesso collocati un altro vaso (olla o brocca), talvolta coperto da una scodella capovolta, e gli oggetti metallici, quando presenti.
Non di rado si trovano deposizioni intenzionali di parti di animali. La ceramica presenta una notevole ricchezza decorativa e formale. Sono stati rinvenuti quattro oggetti metallici: due laminette rettangolari mail conservate e due pugnali a base semilunata considerato dallo scavatore del tipo “Montebradoni”.
La ceramica tipo Laterza consiste in alcune tazze a corpo ovoide ed ansa a nastro verticale con apice sormontante decorata con fascia campita da gruppi di punti, scodelle troncoconiche e emisferiche decorate con motivi geometrici - a zig zag e con ampia fascia composta da tratti verticali paralleli talvolta combinati con altri motivi decorativi, con una o più fasce orizzontali marginate e variamente campite a tratti obliqui, a chevrons, a reticolo, a punteggio fitto, o decorata una fila orizzontale di tacche appena sotto l’orlo.
Si è rinvenuto un’anfora con alto collo cilindrico decorata con fasce orizzontali composte da file di triangoli contrapposti marginate da altre fasce variamente campite.
Sono presenti le caratteristiche anse con apice sormontante a bottone.
Sono pure presenti le olle decorate appena sotto l’orlo con file di tacche più o meno regolari o con una fila di impressioni digitali poco sotto l’orlo o con tacche irregolari su cordoncino plastico schiacciato.
Piuttosto diffuse sono le olle in ceramica rusticata con squame coprenti o con listelli.
P. Talamo annotta delle testimonianze che riguardano pure la cultura del Gaudo oltra all’aspetto campano di Laterza, mentre un solo frammento è sicuramente riconducibile all’aspetto di Taurasi. Si tratta del collo di una brocca con la caratteristica decorazione a fascio di solchi orizzontali (Talamo 2008, fig. 15B.4).
L’area è oggi interessata da lunghe fessurazioni e da fosse circolari relativamente profonde dovute verosimilmente a fenomeni franosi o alla sprofondamento in atto di una cava di tufo.
Tombe a inumazione